“Uno degli aspetti più diffusi del design, uno dei più facili, più alla portata di tutti quelli che si sentono artisti, (…) che fanno continui riferimenti alla poesia e all’arte, è lo styling.

Lo styling è un tipo di progettazione industriale, di design, la più effimera e superficiale: si limita a dare una veste di attualità o di moda ad un prodotto qualunque.”

Bruno Munari, ‘Arte come mestiere’, ed. Laterza

“Lo stylist é un lavoro più vecchio di quello che si possa pensare e si è evoluto molto nel tempo. Maria Antonietta, la moglie del re di Francia Luigi XVI, era appassionata di scarpe e vestiti, e aveva una persona che le consigliava cosa indossare.”

Enrico Matzeu, “Cosa fa lo stylist(prima cosa: non lo stilista)” da Il Post

“(…) e lo stile degli stilisti dove lo collochiamo? Come c’è uno stile generale, cosi c’è uno stile personale.

Lo stile è la persona stessa,(…). Da qualche anno poi ci sono gli stilosi. Questo neologismo cominciò a circolare tra la gioventù di Milano verso la fine del secolo scorso, nel senso dei “fighi”, “in gamba”, “belli”, e poi fu adottato dal giornalismo dalle cronache mondane, forse ispirato anche all’inglese stylish, “elegante”, “alla moda”.

Nicola Gardini, “Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo”, Ed. Garzanti